Partenza in Pulmann dall’angolo di via Fonda in direzione Lux.
Subito dai sedili di coda, dove i casinisti di ruolo si sono sprofondati, parte possente il coro: “Palle, palle, palle rosse e gialle, leccateci le palle, le palle rosse e gialle.” Mi pare diretto con ampi movimenti delle braccia, da Stefano.


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Il giorno dopo il Bonfi mi comunicò ufficialmente di non avere affatto apprezzato la performance e di non gradire più la mia compagnia in camera.




ROMA - Albergo Valle - notte fra il 22 e il 23 marzo 1967

Avevo strappato il filo dell'abatjour e dopo averne sbucciato le estermità, e annodato i due fili di rame, avevo infilato la spina nella presa. Fiammata. Corto circuito. Buio generale. A quel punto avevo estratto la spina.




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Lui, a soli due metri da Patty Pravo, che cantava, senza reggipetto, con la camicetta aperta, trattenuta da un solo pericolante bottone, con un vice questore e due poliziotti, lì accanto, pronti, in caso di cedimento di quell'ultimo bastione, a saltare sul palco per interrompere il troppo licenzioso spettacolo e procedere ad arresti e denunzie. Davvero epico.
4a liceo - Gita 1967
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Ciccio che a Bomarzo, preso dall'entusiasmo, si esibisce nel numero del sospensorio umano. (con sigaretta), |
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Appena arrivati al Bureau de Jeunesse vi trovammo, alloggiate un gruppo di studentesse tedesche in gita come noi.
Venivano da Braunschweig (o Brunswick che dir si voglia) una città della Bassa Sassonia. Me lo ricordo perché pochi mesi prima la Juventus aveva incontrato e battuto l'Eintracht Braunschweig, nei quarti di finale della Coppa dei Campioni, e questo fatto ci tornò poi utile per attaccare discorso.
Erano piuttosto bellocce e giunoniche: davvero "made in Deutschland", e subito una discreta frenesia percorse tutta la compagnia. La frenesia rasentò il parossismo quando la sera le tedescotte andarono a fare la doccia.

Il prode Astucci, accreditato di un’ottima padronanza dell'inglese, e buon baccagliatore fu subito inviato in avanscoperta per trattare un abboccamento con la portavoce delle tedesche. La missione ebbe successo e così quella stessa sera ci ritrovammo nella nostra grande camerata (mi pare da una decina di posti) per un Rendez-Vous pieno di promesse.
In realtà parlammo molto (in inglese) di juventus e di altre cazzate, consumammo biscotti e coca cola, ma compicciammo poco. Solo Astucci, giustamente, ebbe un incontro soddisfacente con la portavoce (notevole peraltro) con cui era ormai in confidenza. Anche il Sandrello, individuata e tampinata una teutonica porcellotta, ottenne qualche non effimera soddisfazione.
La mattina dopo le tedesche, finita la vacanza, partirono per la Germania, lasciandoci un po’ di amaro in bocca per tutto quel ben di dio che eravamo riusciti solo a sfiorare.
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A quel punto, con troppi testimoni presenti, non se ne fece di niente e tutto il gruppetto prese la strada di un mesto ritorno verso l'ostello.
All'ingresso, verso mezzanotte, nella rue Jean Jacques Rousseau, fummo accolti da grida disumane provenienti dall'alto. Affacciato alla ringhiera in ferro battuto del terzo piano il Bonfi, in pigiama a righe, ubriaco fradicio, lanciava animaleschi barriti, mentre annaffiava la via sottostante con una potente e copiosa pisciata.
Appena esaurita la pioggia ci precipitammo nella camerata giusto in tempo per accompagnare lo sventurato a vomitare al cesso. Al ritorno dalla triste bisogna, trovammo un disperato PPO che aveva appena scoperto con raccapriccio che la preziosissima bottiglia di cognac Courvoisier, acquistata il giorno prima e gelosamente nascosta fra la biancheria della valigia, era stata completamente scolata e che il suo contenuto orribilmente decomposto giaceva ormai fra i ciottoli della via.




5a liceo - Gita in val di Fassa ? - con Starnini ? classe del Parrini ?
Settimana bianca al Monte Bondone ? quale anno?
Sistemazione in camera a tre con letto matrimoniale. Io nel lettone con Bubu. La sera dopo mezzanotte, dopo una lunga chiacchierata, finalmente buonanotte e spegnimento delle luci. A quel punto, lascio qualche minuto affinché i sensi si acquietino, poi nel buio profondo estraggo da sotto il guanciale la pistola giocattolo caricata con cartucce a salve, che portata da casa, avevo accuratamente nascosto. La accosto silenziosamente dalle parti di Bubu e tiro più volte il grilletto. La notte viene squarciata da lampi e da spari assordanti. Si riaccendono le luci e Bubu, dopo qualche secondo, ripresosi da un preoccupante iniziale stato di catalessi, mi salta addosso scatenando una rissa che finisce di svegliare l'intero piano, già messo sul chi va là dalla sparatoria. (Discreto numero davvero!)
- Gita a Roma - 21-24 marzo 1967 - Autobus - Terrazza - Ristorante - San Pietro
Roma - Villa Borghese - Ostia - Tarquinia
Bomarzo - Elefante - Autobus
Gita a Parigi - 17-20 marzo 1968 - 18 marzo : Place de La Concorde: avvisaglie del maggio parigino
18 marzo : Notre Dame - Boulevards - Tour Eiffel
19 marzo : Etoile - Versailles - Castello e Giardini
Ritorno in autobus - 20 marzo ore 8,11 partenza dalla Gare de Lyon - Les Adieux - ciao ciao
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